Presentazione
Quando dieci anni fa, insieme a Stefano Tartaglia e Sergio
Nenci “Cico”, iniziai l’avventura “Pifferi,
muse e zampogne” avevo con me solo l’entusiasmo,
una piccola pedana e cento sedie. Poco per organizzare un
festival, pochissimo per un festival a tema, niente per una
città difficile da coinvolgere. Ma cominciai, e a poco
a poco mi accorsi che quei tre piccoli ingredienti si stavano
rivelando punti di forza: il mio entusiasmo mi stava permettendo
di superare ogni difficoltà soprattutto economica,
e mi incoraggiava ad invitare artisti di altissimo livello,
quella piccola pedana, che stava diventando meta ambita dai
musicisti, si rivelava un posto magico, ideale per esibirsi,
senza grandi scenografie, senza tanti contorni e soprattutto
senza l’ausilio di impianti di amplificazione, e le
cento sedie cominciavano ad essere insufficienti per accogliere
orecchie attente, critiche, sempre più esperte e soprattutto
contente di ascoltare suoni puri.
E così anno dopo anno, siamo arrivati al decennale
ascoltando ance di ogni genere, semplici, doppie, libere e
soprattutto “libere” di cambiare. L’innovazione
che si inserisce nella tradizione credo sia stato l’aspetto
più interessante evidenziato dai vari artisti negli
anni. Il grande lavoro di ricerca nella memoria e di sperimentazione
sugli arcaici strumenti che la tradizione affidava alle loro
mani ha reso possibile quello che io giudico un miracolo sonoro:
soffi che riempiono sacche, pelli o solo gote e dopo un breve
passaggio tra piccole ance ci regalano sempre e comunque un
brivido.
Questo brivido voglio offrirvi con questa raccolta, che è
per me anche un ringraziamento agli artisti presenti nel cd
e ai tanti altri che non sono riuscito ad inserire, ma che
ugualmente negli anni hanno contribuito con i loro “soffi”
al successo del Festival.
Pifferi, muse, zampogne, pive, cornamuse dell’area celtica,
dell’area balcanica, tunisina, armoniche a bocca, organetti
e fisarmoniche, questo è il suono che porgo al vostro
ascolto con un unico semplice scopo… emozionarvi.
Silvio Trotta
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